Le principali strategie della manipolazione di massa

Silvano Bottaro
novalistream
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6 min readMay 16, 2021

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«In altre parole, in uno Stato, che sia democratico oppure totalitario, i governanti devono fare affidamento sul consenso. Si devono assicurare che i governati non comprendano che sono loro, in realtà, ad avere il potere. Si tratta del principio fondamentale del governo»

1.Armi di distrazione di massa: distogliere l’attenzione delle masse con cose come i reality o le notizie sullo star system, è una delle più antiche strategie di manipolazione di massa che ci siano. Già gli antichi romani parlavano di Panem et Circenses per rabbonire le masse.La strategia della distrazione

L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti.

La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza.

Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).

2. Problema-reazione-soluzione: si verifica quando il potere e i governi creano un problema, ci fanno credere che la soluzione sia esternalizzare e propongono loro stessi la soluzione a quel problema che hanno creato; Il peggioramento di proposito di un servizio pubblico per giustificarne la privatizzazione è una mossa molto comune. Creare problemi e poi offrire le soluzioni.

Questo metodo è anche chiamato “problema- reazione- soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che si dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo che il pubblico sia chi richiede le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito della libertà. O anche: creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.

3. Gradualità del danno: gli aumenti delle tasse o la riduzione dei diritti dei lavoratori vengono fatti a poco a poco in modo che siano impercettibili, così che quando si cerca di ribellarsi è ormai tardi. La strategia della gradualità.

Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi. E’ in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni ’80 e ’90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta.

4. Danno oggi, vantaggio domani: consiste nel prendere decisioni dannose al momento promettendo che porteranno benefici in futuro, benefici che non arriveranno mai.La strategia del differire.

Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria”, ottenendo l’accettazione pubblica, nel momento, per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato. Prima, perché lo sforzo non è quello impiegato immediatamente. Secondo, perché il pubblico, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato. Questo dà più tempo al pubblico per abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando arriva il momento.

5. Infantilizzare il pubblico: nelle campagne televisive, pubblicitarie o elettorali si tende a trattare il pubblico in modo infantile e paternalistico con l’obiettivo di annullarne il pensiero critico, e funziona! Rivolgersi al pubblico come ai bambini.

La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico, usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale. Quando più si cerca di ingannare lo spettatore più si tende ad usare un tono infantile. Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, lei tenderà, con certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno” (vedere “Armi silenziosi per guerre tranquille”).

6. Appello alle emozioni: la manipolazione emotiva è una arte che il potere ha appreso molto bene. Cerca di giocare con la parte sensibile del cervello per non stimolare quella riflessiva. Scavalcare il nostro lato razionale ci fa restare fedeli a un messaggio emozionale, senza analizzare gli elementi specifici che nasconde.Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione.

Sfruttate l’emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un’analisi razionale e, infine, il senso critico dell’individuo. Inoltre, l’uso del registro emotivo permette aprire la porta d’accesso all’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre comportamenti.

7. Creare un pubblico ignorante: l’ignoranza è la peggiore arma di distruzione di massa che ci sia; creare divari tra istruzione pubblica e privata o non fornire gli strumenti necessari per acculturarsi sono due processi comuni. Essere intelligenti o irrequieti è spesso presentato come sinonimo di essere un perdente nella struttura sociale. Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità.

Far si che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù.

“La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza dell’ignoranza che pianifica tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare dalle classi inferiori”.

“La massa delle persone non sa e non sa di non sapere”.

8. Promuovere un pubblico compiacente: i media, le reti, la radio o la televisione promuovono stili di vita superficiali facendoci credere che è ciò che va di moda, che è ciò a cui si dovrebbe aspirare, prendendo così due piccioni con una fava: da una parte creano un gregge docile e dall’altra una società dei consumi che manterrà sempre in funzione la macchina capitalista. Stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrità.

Spingere il pubblico a ritenere che è di moda essere stupidi, consumisti e ignoranti …

9. Rafforzamento del senso di colpa individuale: far credere alle persone che solo loro sono responsabili dei loro problemi è un’altra mossa da maestro. Se ci fanno credere che il nostro ambiente è pieno di opportunità, un fallimento nelle nostre finanze personali o un fallimento del lavoro è solo colpa nostra: il messaggio è convincerci che le nostre crisi sono nostre per aver vissuto al di sopra delle nostre possibilità o essere stati incapaci, mentre il sistema non ha responsabilità… Rafforzare l’auto-colpevolezza.

Far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia, per causa della sua insufficiente intelligenza, delle sue capacità o dei suoi sforzi. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e s’incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, uno dei cui effetti è l’inibizione della sua azione. E senza azione non c’è rivoluzione!

10. La conoscenza dell’essere umano riservata a pochi: la scienza e la psicologia hanno raccolto un’enorme quantità di informazioni sul comportamento umano, ma quelle informazioni privilegiate vengono utilizzate solo da pochi a proprio vantaggio, perché solo pochi vi hanno accesso. Un altro chiaro esempio che l’ignoranza delle persone favorisce le azioni di chi è al potere e che il potere tende a mantenere nell’ignoranza le persone.Conoscere gli individui meglio di quanto loro stessi si conoscono.

Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno generato un divario crescente tra le conoscenze del pubblico e quelle possedute e utilizzate dalle élites dominanti. Grazie alla biologia, la neurobiologia, e la psicologia applicata, il “sistema” ha goduto di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia nella sua forma fisica che psichica. Il sistema è riuscito a conoscere meglio l’individuo comune di quanto egli stesso si conosca. Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un controllo maggiore ed un gran potere sugli individui, maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su sé stesso.

Noam Chomsky

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